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12 Commenti

  1. Ciao Laura,
    bellissimo blog e soprattutto molto utile. Sono qui a New York dai primi di marzo e ci restero’ fino alla fine di maggio per un progetto di ricerca sul sistema bancario alla Columbia Business School. Tre mesi saranno un periodo di tempo discreto per sperimentare la vita a New York. Sono senior economist in Italia e quindi interessato anche a tutto quello che rigurda la situazione economica americana (ieri ho avuto casualmente una interessante conversazione con due studenti in Finance della Fordham University in mteropolitana e mi lamentavano del grave problema della disoccupazione giovanile…tutto il mono e’ Paese allora…come in Italia!). Se hai spunti in merito, sono davvero curioso di sapere cosa si percepisce qui a New York…
    Comunque sono qui anche per provare i diversi miti che caratterizzano questa citta’. Intanto un caro saluto.
    Andrea

  2. Ciao Laura, ho scoperto il tuo blog solo ieri e anche se non ho potuto leggerlo per intero, mi sono resa conto che è davvero ben fatto e gradevole da leggere….complimenti! Io sono già stata a NY 2 volte durante le 2 precedenti estati e ora sto per tornarci (sarò di nuovo lì in aprile !!! anche se stavolta solo per 9 giorni)…NY è bellissima, mi è entrata nel cuore, so per certo che è l’unica cttà dove mi trasferirei! Delle città americane poi è di sicuro la più bella, nemmeno San francisco e Boston la battono….Sono già stata in tanti posti che nomini e rileggerli nel tuo blog mi emoziona molto! (pensa che quest’ anno ci stiamo già muovendo per prenotare da peter luger, dove dobbiamo tornare per forza! e finalmente, quest’anno ci facciamo anche un concerto jazz al lincoln memorial e uno show di broadway!)… In realtà l’america in generale è stata per me una bellissima scoperta: la natura è pazzesca e poi…c’è NY! Tutti i miei viaggi degli ultimi 3 anni sono stati dedicati a questo continente e la tappa a NY non è mai mancata….la città non mi è piaciuta da subito, ci ho messo qualche giorno per capirla, ma adesso non potrei che consigliarla a chiunque e sarei contenta anche di restarci una sola giornata o giusto il tempo di un pranzo a base di sushi comprato da whole food, da gustare nel parco di washington square, che ormai è un po’ casa mia!

  3. Ciao Laura, bella iniziativa e ti lascio il mio contributo.
    Ho iniziato con mia moglie (allora eravamo fidanzati) a visitare NYC nel 1997, c’erano ancora le torri gemelle (abbiamo ancora i brividi quando rivediamo quelle foto) e non abbiamo più smesso. Abbiamo avuto modo di vedere la città in lungo e in largo, e anche d’incontrare alcuni connazionali che li ci vivono e lavorano (magari la prossima volta vediamo di conoscere anche voi due). Quello che ti posso dire è che pur vivendo in una città famosa in tutto il mondo (Roma), solo quando siamo li ci sentiamo in un vero ambiente multietnico. Non è il posto perfetto, non esiste, diciamolo subito, ogni grande città ha i suoi problemi, e NYC non è da meno, ma per noi per esempio, che amiamo mostre, musei, spettacoli teatrali, musical, passeggiate senza meta, ci sembra di essere a Disneyland, anche se poi vedi un traffico da incubo…..ad ogni modo, anche se non può vantare una storia millenaria come le nostre città italiane (come nessun sito americano del resto), quello che si può scoprire ogni volta che veniamo li è interessante e affascinante. Manhattan sembra una grande nave, dove il fumo che esce dai tombini ti fa immaginare il lavoro che giorno e notte, fa la sala macchine di questo piroscafo, da cui continuamente si sale e scende, perchè NY è anche questo, un continuo via vai di persone…..non a caso si dice “non è importante da quanto tempo ti trovi in città, perchè sicuramente c’è qualcuno che ci si trova da meno tempo di te!”

  4. Che bella che sei Martina!!! spero davvero che tutti i tuoi sogni si avverino e… certamente, ci vedremo poi a New York!!! un abbraccio a te, L

  5. Ho sognato tante volte New York . ad esempio io mi sono posta un obbiettivo che è quello di abitarci da grande siccome ora ho solo 15 anni . non so perché amo questa città … mmm anzi forse lo so , amo questa città perché dai mille video che ho visto su essa mi sono piaciuti tutti forse perché quelle luci dei grattacieli mi fanno stare bene perché mi tengono compagnia mi piace . forse perché li puoi trovare di tutto e le persone strane e da come vedo nei video cosi simpatiche e socievoli e poi se ti organizzi ci sono mille cose da fare … le case cosi belle i negozi con mille articoli … sembrerò scontata ma io amo tutto di New York anche i difetti … ma delle volte ho paura di sbagliarmi ho paura che poi non è cosi come i mi immagino . la delusione è la più brutta cosa per questo non mi aspetto mai niente ma New York è l’unica che riesce a farmi credere qualcosa a credere in qualcosa di migliore . perché in fondo tutti cerchiamo un posto migliore e io ne sono sicura che New York lo è . Ciao e grazia laura per il tuo magnifico blog spero che un giorno ci incontreremo e chi sa se le mie aspettative non erano sbagliate <3 con amore martina! <3

  6. Ciao Laura,
    ho scoperto il tuo/vostro sito per caso! Sto navigando alla ricerca di informazioni per chi intende trasferirsi a NY perché sto seriamente pensando di prenotare un volo per la grande mela. =)
    Ti chiedevo se sei a conoscenza di qualche sito dove è possibile trovare un internship o comunque una possibilità di lavoro per una ragazza italiana con passaporto americano e un inglese un po’ da rispolverare.
    Spero di avere tue notizie, grazie!
    Adesso vado a curiosare tra le varie sezioni 😉

  7. Colpevolmente ho lasciato passare tantissimo tempo, ma visto che continuo a guardare assiduamente questo blog, Laura è sempre fantastica (Claudia mi ha detto del vostro incontro!) e una promessa è una promessa, vi propongo qualche pensiero che ho buttato giù qualche giorno fa… (so che è lungo, ma quando i pensieri partono, non posso mettere un freno!)

    A tre mesi dal mio ritorno da NY ancora mi capita di trovare qualcuno che mi chiede “allora, come è andata in America?”. Del resto sono tante le persone che si conosce, ma che si vede solo ogni tanto durante l’anno.
    E allora ricomincia il racconto. Mi rendo conto che ogni volta è diverso. Per le prime volte, quando la domanda mi era rivolta spesso, avevo una risposta pronta, assodata. Ora che il racconto mi viene richiesto più raramente, la risposta è molto più variabile. Perché i pensieri su NY invece che appianarsi col tempo si moltiplicano. Le sensazioni contrastanti continuano ad essere tali.
    Mi chiedo: tra qualche tempo, tra qualche anno, quando ricorderò di aver vissuto a NY per tre mesi, come risponderò? …ho paura che man mano inizierò a raccontare il racconto, non a raccontare il vissuto. Per questo devo sbrigarmi a scrivere ora il vissuto altrimenti rischio di dimenticarlo.

    Ho appena riascoltato la canzone “Empire State of Mind”…era da un po’ che non lo facevo perché, sentendola risuonare in qualunque negozio di NY, mi usciva dalle orecchie. Ascoltarla ora fa uno strano effetto… Alicia dice “there’s nothing you can’t do, now you’re in New York!”.
    Questa frase io la sento tanto vera quanto falsa.
    La sensazione che ti dà NY è esattamente quella: lì puoi trovare tutto quello che vuoi e puoi essere tutto quello che desideri. Ma è solo una sensazione, una meravigliosa sensazione e dal provarla al farla diventare realtà, ne passa. Ne passa talmente tanta che la maggior parte delle persone arrivate a NY perché “there’s nothing you can’t do”, in realtà, non sono riuscite a realizzare i loro desideri. Penso, ad esempio, alle impiegate dell’ospedale che non mi sembravano affatto felici di essere newyorkesi. Una mi ha pure detto: “ti prego mettimi nella tua valigia e portami con te in Italia!”. E noi italiani invece bramiamo di fuggire dal nostro paese e di andare a NY per trovare l’America. Per alcuni funziona, per altri no.

    Tuttavia, anche se la sensazione iniziale può rivelarsi pura illusione, c’è un possibile risvolto positivo. In un ambiente multiplo e molteplice, in cui non c’è niente che tu non possa fare, hai la possibilità di scegliere, anzi hai il dovere di farlo, sennò impazzisci: hai la possibilità di capire cosa preferisci davvero. Pensavi ti piacesse il gelato al cioccolato, ma solo perché avevi a disposizione sempre solo cioccolato, vaniglia e fragola; ora che hai a disposizione tutti i gusti, puoi scoprire che adori il cocco. In poche parole, nella possibilità di essere tutto quello che vuoi, hai l’occasione di precisare la tua persona.
    Certamente non è necessaria NY per fare questo passaggio: quasi tutte le lunghe esperienze all’estero ti aiutano a riconoscerti, perché arrivi e non sei nessuno: per dimostrare che sei qualcuno, devi sapere chi sei. Alcuni, invece, sanno diventare se stessi pur vivendo sempre nello stesso luogo.
    Io, invece, sapevo di avere bisogno di un’esperienza all’estero. Ovviamente non è stata illuminante come pensavo: le mie aspettative su me e sul mondo viaggiano generalmente nell’iperuranio (= la realtà risulta solo un’ombra di esse). Pensavo infatti di tornare sapendo bene come sono e cosa avrei voluto fare nella/della mia vita. Scontatamente, non si è verificata nessuna delle due cose e continuo ad essere incerta su di me e sul mio futuro.
    Però NY ha aiutato. Tanto.

  8. Non preoccuparti Ilaria, sapevo benissimo che non avresti potuto scrivere ora 😉 dedicati alle ultime cose a Manhattan, e poi ci riaggiorniamo una volta che sarai in Italia… di nuovo BUON VIAGGIO!!!!!!
    Linda, prendo molto volentieri un bel the con te! Sei mai stata da Think Coffee, su 4th avenue e 12th street? È un localino molto carino e molto newyorkese che mi piace un sacco (e soprattutto ha dei biscottini al cioccolato con le nocciole che sono fantastici!!!), se ti va ed è comodo anche per te, potremmo vederci lì, uno di questi giorni, quando vuoi 😉 a prestoooo!!!

  9. Laura…sono io che devo ringraziarti! Sei stata sempre gentilissima, nonchè una fonte inesauribile di notizie sulla vita newyorkese 🙂
    Questi ultimi due giorni per me sono un delirio… Tornata a casa spero di avere il tempo di scriverti la mia esperienza a NY, con foto allegate (ieri ho fatto il conto e ne ho circa 2000!).
    baci e abbracci

  10. ciao , io vivo a NY da setembre, sto per tornare in italia per un mesetto circa e capisco cosa voglia dire lasciare questo posto magnifico…torneró presto qui nella city e se vuoi Laura un the possiamo berlo assieme qualche volta se anche tu vivi qui, magari un gelato é meglio dato il clima a cui si va incontro!
    ciao buona fortuna e buon rientro a Ilaria.
    Linda

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