Related Posts

6 Commenti

  1. Ciao a tutti,
    mi sono trasferito per lavoro a NY a maggio, ho una borsa di studio di durata annuale e non so se l hanno prossimo avrò una nuova borsa per continuare a lavorare qui a NY. Sono ancora molto titubante sull’iscrivermi al AIRE. La mia domanda è la seguente, cosa succede ai fini fiscali se mi dovessi iscrivere al AIRE alla mia borsa italiana? Dovrò pagare tasse italiane e tasse americane?
    Qualcuno ne sa qualcosa?
    ciao e grazie

  2. Non condivido la questione del medico, cosa c’enrta se hai una casa in Italia con le spese per medicine e cure? Se hai una casa in Italia, dato che sei residente qua, non la usi, la affitti e così hai il reddito che ti permette di pagare le relative tasse e probabilmente toglierti qualche soddisfazione, visto il valore attuale del’euro, non vedo coma possa entrarci qualcosa con le cure mediche. Se non lavori in Italia non paghi i contributi in Italia quindi perchè dovresti avere il corrispettivo di quei contributi che non paghi? Se lavori qua paghi i contributi ed hai diritto a quanto offerto da questo sistema.

    1. mmm… la casa è un piccolo studio dove ancora abbiamo tutte le nostre cose che ovviamente non potremo portar con noi finché non avremo una casa nostra qui (ci sembra stupido trasferire tutto finché siamo in affitto, vista la velocità con cui si cambia casa in America, specialmente a NY…).
      Non abbiamo reddito ma solo spese di condominio e tasse –> lo abbiamo affittato per un po’ tramite amici, ma visto che gli affitti quasi si azzeravano con le continue spese e l’impossibilità di controllare sempre tutto a causa della distanza, abbiamo deciso di tenerla per noi.

      Prima o poi la venderemo, a mio malincuore perché la considero il nostro nido, l’unica nostra proprietà… è frutto dei nostri sacrifici e già sappiamo che (nonostante il cambio euro-dollaro) il prezzo sul mercato non ci permetterà di comprare un’altra casa qui.

      La mia scelta l’ho fatta. Sono stata all’AIRE e ora sono registrata qui, e in questi quasi 4 anni in cui ho vissuto a NY senza essere registrata, non mi è mai successo di dover andare dal medico in italia (non ci sono mai andata neppure quando lavoravo e quindi pagavo i contributi lì)… ma sì, continuo a pensare che in effetti non sia totalmente giusto e che forse abbia ragione Alessandra. 😉

  3. aargh! In effetti hai assolutamente ragione Alessandra! Questa era una delle cose che mi avevano trattenuta dal farlo fino adesso… e mentre scrivevo poi l’articolo mi ero detta: “beh, in effetti però perché farmi pagare il medico della mutua dai miei concittadini quando io ora sono qui”……… eppure anche noi abbiamo ancora una casa e continuamo a pagare tasse su tasse per quella prorprietà!!!!!!!!! Hai ragione: avrei assolutamente diritto al mio medico della mutua!!!

    Marica, grazie mille per il tuo intervento… mi è stato detto così stamattina al consolato, ma forse Italia e America devono ancora mettersi d’accordo…!!!
    ps. adoro il tuo blog!!!!! –> Per chi volesse leggerlo: http://vitaasandiego.blogspot.com/

  4. in effetti e’ obbligatorio 🙂

    cmq ti confermo che si puo’ fare per posta (noi da san diego abbiamo spedito tutto a los angeles), ma non si puo’ fare dall’italia prima di partire (ci avevamo provato)

  5. Io ero iscritta a Miami. Essendo italiani, hanno fatto un macello e non risulto piu’! Ad aprile ho l’appuntamento qui a NY. Non sapevo dell’annullamento della tessera sanitaria, che invece non condivido, perche’ rimaniamo comunque cittadini italiani e perche’ paghiamo le tasse su cose di proprieta’ in Italia. Non vedo perche’ non dovremmo usufruire del medico della mutua! 🙂 Un saluto!!!

I commenti sono chiusi.