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9 Commenti

  1. esatto! 🙂 ma bisogna ammetterlo e’ piu’ facile commentare e dire la propria su un tema cosi’ che sulle gonne di BR! li’ si dovrebbero attivare le donne del pianeta!

  2. Io ero molto, molto scettico su questa mostra, ma tirato dall’idea di andarci con un medico (Donatella) mi sono convinto e ne sono molto felice. E’ una mostra bellissima, come bellissimo e’ il corpo umano.
    Come avete detto, essendo l’argomento molto delicato, ci saranno sempre due posizioni piuttosto nette al riguardo. Mi fido di tutte le rassicurazioni che hanno dato sulla provenienza dei corpi etc etc. Trovo difficile dire che questa mostra sia piu’ “criticabile” dei diorama che ci sono al Museum of Natural History, anzi, quelli erano animali vivi, uccisi e impagliati. E’ dura dire cosa sia piu’ “crudele” o “immorale”. Ed entrambe le esibizioni hanno il solo fine di mostrare e istruire su qualcosa a cui sarebbe altrimenti difficile poter accedere.
    Personalmente ho dovuto solo superare l’idea che quei corpi fossero state “persone”, per godere appieno della possibilita’ unica di conoscere il mio stesso corpo dall’interno: come potermi vedere ad uno specchio che puo’ andare oltre la pelle. Interessantissimo. E molto istruttivo. Vi assicuro che vedere i polmoni neri di catrame o un fegato grande come una palla da basket e’ molto piu’ efficace di mille parole.
    Sarebbe probabilmente una buona idea avere sempre una guida specializzata come la mia. 🙂 Ma anche solo basandosi sulle didascalie rimane affascinante. Si’, ci porterei i bambini, probabilmente senza sottolineare il fatto che quei corpi siano “veri”, ma lasciandoli meravigliare per come siamo fatti.
    E sincermante ho trovato nulla di eccessivo, nemmeno la parte relativa alla maternita’: una volta accettata l’idea di esplorare il corpo, la sua vita e la sua morte, in tutte le sue sfaccettature, e’ anzi un tassello fondamentale, per quanto pesante e sicuramente “doloroso”.
    Se credete che un corpo, una volta terminata la vita, porti ancora con se’ qualcosa di quella persona, allora questa mostra e’ un circo dei mostri; se la pensate diversamente, puo’ essere un occasione unica di “toccare” con mano quell’involucro carnoso che ci portiamo addosso e in cui “viviamo”. A ognuno di noi la liberta’ di scegliere e farsi un’opinione.

  3. Laura non vorrei continuare una polemica sul tuo blog, anche se in parte anche tu volevi accendere la discussione con questo post. Pertanto mi limito a dire che anche Debbie ha scritto che la mostra ha superato la linea tra accettabile e non ed inoltre sul fatto che i corpi che sono presenti alla mostra siano stati donati alla ricerca, permettimi dei seri dubbi visto che vengono dalla Cina dove il rispetto per l’essere umano e’ un concetto molto diverso dal nostro, e se anche lo avessero donato alla ricerca, un conto e’ la ricerca un conto e’ lo spettacolo. Comunque e’ chiaro che ci sono aspetti scientifici che possono essere interessanti se uno si spoglia dei problemi morali sul di chi sono i corpi e perche’ stanno la. Io ci volevo tanto andare appena uscita, e’ col tempo che mi sono fatto delle domande e le risposte che mi sono dato non mi sono piaciute.

  4. questa mostra la trovo estremamente interessante. Sono e sarò sempre affascinata da quella meravigliosa macchina che è il corpo umano. Una macchina che è complicatissima, bella, forte e al contempo fragilissima.Questa mostra è sconvolgente ma in senso positivo. Oltre all’interesse anatomico che è scontato, penso che possa aiutare ad aprire gli occhi su questo miracolo che è la vita umana. Chiaro che la mostra ha riscontri economici ma anche i libri scientifici li hanno…Non trovo nulla di male se qualcuno ha donato il proprio corpo alla scienza. Non sottovalutiamo il valore della conoscienza che è fondamentale per il miglioramento della nostra condizione umana.

  5. Molto bella la recensione di Donatella. E’ normale che una mostra di questo tipo sia “controversial”. La mia prima reazione quando ho visto il poster e’ stata come quella di Debbie = “freaky”. Ma poi il secondo aggettivo che viene in mente e’ quello ripetuto spesso da Donatella: “affascinante”. Quando vengo a New York vado a vederla.

    BTW: sono d’accordo che sarebbe stato molto meglio se la mostra fosse stata gratis, visto che ha una motivazione fortemente educativa. Per fare le cose gratis, tuttavia, ci vogliono grossi sponsors e spesso le sponsorizzazioni non arrivano quando si fanno cose “controversial”.

  6. Grazie Debbie!!! Sono d’accordo con te 😉
    Credo che non riuscirò a superare il mio senso di terrore nei confronti del sangue, quindi non so se alla fine ci andrò, ma questo è un mio limite. Purtroppo pure i modellini su carta “mi fanno senso” e mi fanno star male.

    Dopo aver sentito diversi punti di vista ritengo che la mostra possa davvero essere molto interessante. Non credo affatto sia una “carneficina”. I corpi sono stati donati alla ricerca (come hai ben spiegato tu, anche se in inglese :-P), e forse un’esibizione non è proprio una ricerca scientifica, ma il curatore della mostra ha indirizzato tutti i sui sforzi per sensibilizzare le persone al rispetto della prorpia salute. Sono convinta che alla base ci sia davvero una volontà di aumentare il grado di responsabilità che ognuno di noi dovrebbe assumersi nei confronti del nostro corpo. Capirlo e compenderne meglio la funzionalità per imparare a rispettarlo, amarlo e prendercene cura nel migliore dei modi 😉

  7. Hmmmmmm saw it in London, convinced and dragged my friends to come too. Very strange and a bit freaky. 1st displays quite interesting and informative. Very creatively displayed and some from a different angle that one would never consider viewing a human body. Also, the individual organs displayed were very interesting and a bit like a biology class but the creator of this show took it a step further and perhaps crossed the line between acceptable and unacceptable. A lot of controversy when the exhibition opened in London but I think he thrives on it. Also, questions were asked as to where he obtained ‘his bodies’ as many were considered of asian descent. However, it is claimed that these people had given their bodies for research. Anyway, I think seeing is believing and perhaps just viewing a few of the displays is enough to end your curiosity like me. Morally, perhaps its incorrect but each to their own. Yes, there are many other ways he could have marketing the exhibition but had he followed perhaps the more ‘scientific/research/biology’ approach, it probably would not have been so successful. p.s. sorry for my comment being in english but my italian sucks. 😉

  8. IO non credo che ci andro’ per rispetto delle persone che sono state tramutate in manichini per uno show dal quale si cerca di guadagnare dei soldi. Saro’ retrogado ma credo che il corpo umano abbia un valore infinitamente maggiore di questa illusione che sono i soldi. Questa mostra la trova una cosa molto sbagliata, se fosse gratis e con dei chirurghi che ti spiegano avrebbe davvero un senso istruttivo, cosi’ mi pare una delle peggiori cose del mondo, anche prima delle lampade fatte con la pelle degli ebrei dei campi di concentramento.

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